“Il genio può essere confinato dentro un guscio di noce e ciò nonostante abbracciare tutta la pienezza della vita…”(Thomas Mann)
Il gioco delle tre campanelle (o gioco dei tre bussolotti) è un gioco di abilità con premio generalmente non equo (quando c’è). Il gioco, tramite l’applicazione di trucchi e inganni, è frequentemente utilizzato per truffare i giocatori, con eventuale associazione a delinquere. Il similare gioco delle tre carte è basato su un principio analogo e viene anch’esso spesso utilizzato per attuare truffe ai danni di ignari partecipanti.
Il gioco consiste nel disporre tre campanelle (scatolette, tazze, conchiglie o bicchieri) su un tavolo e nel nascondere sotto uno di essi un “pisello”, un cece, o un altro oggetto.
Con un rapidissimo movimento delle mani si spostano poi le campanelle ed eventualmente la biglia, e si invita quindi il giocatore a individuare sotto quale di essi si trovi dopo lo spostamento.
L’eventuale pagamento in caso di vincita sarebbe equo se si pagasse il doppio della cifra scommessa a fronte di una probabilità di 1 su 3. È invece frequente che l’eventuale (e in pratica improbabilissima) vincita coincida con la posta e che inoltre il gioco sia effettuato per truffare i giocatori, tramite l’applicazione inganni, che rendono in pratica quasi impossibile per il giocatore vincere.
In genere le bande che organizzano questa truffa sono composte da 3 o 5 elementi così ripartiti:
- il “conduttore” del gioco, il più abile di tutti a muovere le campanelle e a condurre il gioco;
- i due “finti sfidanti”, due complici che, fingendosi turisti, sfidano il conduttore al gioco, fingendo di vincere del denaro;
- i “pali”, generalmente 2 complici che si posizionano in aree strategiche della zona, in modo da poter avvisare i complici dell’arrivo delle forze dell’ordine.
La modalità della truffa è la seguente: tre o più complici si posizionano in un luogo frequentato di una città; uno dei malviventi si finge l’organizzatore (conduttore) del gioco e dispone su un tavolo un tovagliolo con sopra una biglia e tre campanelle (tazze, bicchieri, scatolette o altro).
Gli altri due componenti della banda fingono di essere dei veri giocatori. I tre iniziano a giocare attirando l’attenzione dei passanti. L’organizzatore pone la biglia sotto uno dei campanelli e inizia a farla passare velocemente da uno all’altro, chiedendo a voce alta a qualcuno di sfidarlo a individuare quale contenente la biglia. I due complici fingono di sfidare l’organizzatore, il quale, dopo aver mescolato i campanelli, finge di perdere e paga ai complici una somma di denaro. A questo punto alcuni ignari passanti, convinti di poter vincere, sfidano anch’essi il conduttore. La biglia solitamente non viene mai trovata, anche se l’organizzatore la mostra più volte alle vittime per trarle in inganno.
In realtà, quando una vittima viene adescata, il conduttore, muovendo molto velocemente e abilmente la biglia tra le campanelle se la riprende nel palmo di una mano con un gioco di destrezza, in modo che nessuno delle campanelle contenga alcunché. Infatti, se fosse possibile sollevare tutte e tre le campanelle, si scoprirebbe che la biglia non si trova sotto nessuno di essi. In taluni casi, l’organizzatore è talmente veloce da confondere la visione delle mosse effettuate, facendo perdere la concentrazione alla vittima. Oltre a questo, i due finti scommettitori, complici del conduttore, solitamente alimentano un certo caos nella folla, in maniera tale da distrarre le vittime.
In alcuni casi, il conduttore fa ogni tanto vincere volontariamente la vittima, per dargli l’impressione che il gioco non sia truccato, rifacendosi grazie alle giocate precedenti e successive.
Può accadere che la vittima di tale truffa venga defraudata di portafogli o oggetti di valore. Nel caso in cui ciò avvenga, oltre che di truffa, i delinquenti sono imputabili anche di furto (o rapina).
Tali malviventi si posizionano in particolar modo nelle città turistiche, dove le vittime non sono a conoscenza del fenomeno e sono quindi più facilmente adescabili.
Oggi, le maggiori aree turistiche si sono attrezzate con forze dell’ordine in borghese che pattugliano le aree sensibili. Inoltre, molte amministrazioni sono intervenute con campagne d’informazione nei confronti dei turisti, nel tentativo di ridurre la possibilità di essere adescati. Solitamente basta minacciare di rivolgersi alle forze di Polizia come Carabinieri o Polizia di Stato per cacciare i truffatori.
Legalmente, i malviventi sono imputabili di truffa, eventualmente aggravata dall’associazione a delinquere. Inoltre, se uno dei partecipanti è minorenne, il reato è aggravato. Domanda: poteva il mondo della Magia restare indifferente a questa cosa? Certamente no, e sono nate diverse routine che vedono l’aspetto divertente e di intrattenimento del gioco stesso.
Molti autori, sia nel passato che attualmente hanno affrontato il tema e molte Case Magiche propongono il loro set per eseguirlo in vari modi. Vi lascio con il video di Frank Garcia che esegue questo effetto.