Un ricordo….
Ricordo con piacere e un po’ di nostalgia ogni volta che incontravo Romeo. Ricordo una volta che andai a casa sua, dovevo fare uno spettacolo ad Albinea, una ridente località vicino a Reggio Emilia. Mi coprì di consigli…da come porsi e sopratutto a quanto chiedere, perché era importante, sia per me che per tutti quelli che lavorano nella zona di Reggio Emilia. E aveva perfettamente ragione, si lavora per noi ma anche per chi viene dopo di noi.
Il suo studio era pieno di libri, fogli e quanto altro (se non ricordo male), sempre molto attento nella stesura di Magia Moderna e persona generosa. RIcordo una volta che andai al COngresso e pagai la quota per entrare, mi guardò e mi disse che non avevo pagato la quota annuale. Gli confessai che non potevo in quel tempo…bè lui comunque mi mandò egualmente la rivista. Insomma che dire una persona come poche, veramente come poche.
Un altro ricordo che condivido insieme a Tiziano Medici è il seguente: mi chiama Tiziano Medici e mi dice che ci sarebbe da fare uno spettacolo ad Arco di Trento, di non preoccuparmi del viaggio, saremmo andati con la sua macchina e insime a noi veniva un altro Mago: Romeo!
Ero molto entusiasta di partecipare a questa cosa. Partiamo, il viaggio si svolge tranquillamente e arriviamo ad Arco. Un bel paese, con una piazza niente male dove era stato allestito un bel palco. Fa il suo spettacolo Elliot, io faccio il mio e poi tocca a Romeo. Una maestria nell’eseguire i giochi e un parlar forbito ma senza essere stucchevole e poi ii giochi. I giochi erano tutti “figli del suo tempo” se mai hai letto di Chabernot e di altri personaggi del dopoguerra sai di cosa sto parlando. Due cose mi rimasero impresse una era la trombetta che suonava….e questo lascio a voi fare una ricerca. E poi un effetto che era tipo la produzione dalla bocca, anzi era proprio la produzione dalla bocca di….foulard’s.
Ad ogni soffio appariva tra le labbra di ROmeo un foulard, piccolo, ma era un continuo uno a destra e uno a sinistra e invitava gli spettatori che erano con lui sul palco a prelevarli (una cosa che adesso con il Covid e tutte le menate non credo possibile). Che dire? io personalmente non gli chiesi come faceva, bisogna portare rispetto ai Grandi, ma mi colpì molto. Con semplicità riuscì ad attirare l’attenzione di tutto il pubblico…
Questi sono i miei ricordi di una persona straordinaria e di un Amico vero…..